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Ritorna al futuro

I diritti non sono più di moda?
Unisciti a noi e ritorna al futuro.

“Ritorna al futuro” è un grido con cui vorremmo chiamare all’azione quante più persone possibili per far tornare di moda i diritti, di tutti e per tutti, che vuol dire in primo luogo tornare a parlarne e acquisire nuova consapevolezza come persone e cittadini.

Parità di genere, politiche giovanili, lavoro sociale, diritti dei migranti e delle famiglie, qualunque forma esse abbiano: l’amara consapevolezza che questi temi siano di moda quanto i pantaloni a zampa nasce dalla nostra familiarità con essi, frutto del lavoro quotidiano dei nostri oltre 400 operatori.

Si tratta di temi che non coinvolgono solo le cosiddette fasce “fragili”, ma ci riguardano tutti, soprattutto dopo la lunga crisi economica e la pandemia che hanno colpito anche il nostro Paese. Eppure, nella società dell’informazione, non riescono a entrare nel dibattito pubblico, come se non riguardassero noi, la nostra quotidianità, le persone vicine.

Il ruolo della cooperazione sociale, per come la intendiamo, è anche fare cultura e informazione, e il primo passo verso la partecipazione è stimolare le persone a prendere consapevolezza delle sfide sociali da affrontare.

Tutti possiamo fare la nostra parte, nessuno escluso, anzi forse ormai è una scelta irrinunciabile per non vedere il terreno dei diritti erodersi sempre più velocemente e un minimo benessere personale e sociale diventare privilegio di pochi.

Una risata, per quanto amara, seppellirà le diseguaglianze: questa la nostra scommessa, unisciti a noi!

Cosa fa La Grande Casa

Sono più di 53.000 i bambini che nascono ogni anno in Italia
da genitori stranieri*. Dovranno attendere i 18 anni per chiedere di diventare cittadini italiani.

La nostra Cooperativa sostiene i diritti delle persone migranti.

*report natalità ISTAT 2023

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Leggi la storia "Un cittadino qualunque".

Devo ricordarmi di prendere appuntamento in questura...

I fenomeni migratori sono spesso sovra-rappresentati e mal rappresentati nel discorso pubblico, generando fraintendimenti e percezioni distorte rispetto alla realtà. È importante quindi ragionare sui dati per comprendere meglio questi fenomeni complessi.

Chi è considerato una persona migrante?
Secondo l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (IOM), un migrante è una persona che lascia il proprio Paese o regione per stabilirsi in un altro. Nello specifico contesto delle politiche europee, il termine si riferisce al cittadino di un Paese terzo che entra in uno degli Stati dell’UE.

Fattori di Migrazione
La decisione di migrare è influenzata da una combinazione di fattori di spinta (conflitti, tensioni sociali, problemi climatici, persecuzioni) e fattori attrattivi (opportunità sociali ed economiche, legami familiari) nel Paese di arrivo. Le migrazioni sono fenomeni complessi che coinvolgono dinamiche sia macro che micro, di ordine culturale, sociale e psicologico.

Percezione vs Realtà
I fenomeni migratori sono spesso banalizzati, creando una distanza tra il fenomeno reale e quello percepito. In Italia, i cittadini stimano che i migranti siano il 30% della popolazione, quando in realtà sono meno del 10%. Questo disallineamento è alimentato dalla copertura mediatica e dalla strumentalizzazione politica del tema.

Dati sulla Popolazione Migrante in Italia
Al 1° gennaio 2024, la popolazione residente di cittadinanza straniera in Italia era di 5,308 milioni, con un’incidenza del 9% sulla popolazione totale. La maggior parte risiede al Nord (58,6%). I cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti al 2022 erano 3,6 milioni, con la maggior parte proveniente da Asia, Africa e paesi europei non UE.
La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Romania, seguita da Albania e Marocco. L’Italia ha rilasciato 213.000 nuove cittadinanze nel 2022, principalmente a persone originarie di Albania, Marocco e Romania.

Permessi di Soggiorno
Nel 2022, sono stati rilasciati 449.118 nuovi permessi di soggiorno, con un aumento dell’85,9% rispetto all’anno precedente, per effetto della guerra tra Ucraina e Russia. I permessi per protezione e asilo rappresentano oltre il 45% dei nuovi documenti rilasciati. I principali Paesi di provenienza dei richiedenti asilo sono Bangladesh e Pakistan.

Minori Migranti Soli
Al 31 marzo 2024, erano presenti in Italia 21.247 minorenni migranti soli, provenienti principalmente da Egitto, Ucraina e Tunisia. La maggior parte è accolta in Sicilia e Lombardia. La provincia di Milano è la prima per numero di presenze di minorenni migranti soli.

Conclusioni
Nonostante le strumentalizzazioni, l’Italia è interessata dai fenomeni migratori da oltre 50 anni e non più di altri Paesi dell’UE. Un approccio intellettualmente più onesto può aiutare a superare la dicotomia pericolo/risorsa e garantire il rispetto dei diritti e un maggiore benessere per tutti. L’Unione Europea sta lavorando a un nuovo patto sulla migrazione e l’asilo, orientato alla solidarietà e al sostegno nei momenti di crisi, superando l’accordo di Dublino.

Leggi qui la scheda di approfondimento

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