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Ritorna al futuro

I diritti non sono più di moda?
Unisciti a noi e ritorna al futuro.

“Ritorna al futuro” è un grido con cui vorremmo chiamare all’azione quante più persone possibili per far tornare di moda i diritti, di tutti e per tutti, che vuol dire in primo luogo tornare a parlarne e acquisire nuova consapevolezza come persone e cittadini.

Parità di genere, politiche giovanili, lavoro sociale, diritti dei migranti e delle famiglie, qualunque forma esse abbiano: l’amara consapevolezza che questi temi siano di moda quanto i pantaloni a zampa nasce dalla nostra familiarità con essi, frutto del lavoro quotidiano dei nostri oltre 400 operatori.

Si tratta di temi che non coinvolgono solo le cosiddette fasce “fragili”, ma ci riguardano tutti, soprattutto dopo la lunga crisi economica e la pandemia che hanno colpito anche il nostro Paese. Eppure, nella società dell’informazione, non riescono a entrare nel dibattito pubblico, come se non riguardassero noi, la nostra quotidianità, le persone vicine.

Il ruolo della cooperazione sociale, per come la intendiamo, è anche fare cultura e informazione, e il primo passo verso la partecipazione è stimolare le persone a prendere consapevolezza delle sfide sociali da affrontare.

Tutti possiamo fare la nostra parte, nessuno escluso, anzi forse ormai è una scelta irrinunciabile per non vedere il terreno dei diritti erodersi sempre più velocemente e un minimo benessere personale e sociale diventare privilegio di pochi.

Una risata, per quanto amara, seppellirà le diseguaglianze: questa la nostra scommessa, unisciti a noi!

Cosa fa La Grande Casa

Centri di Aggregazione Giovanile (CAG)
Protagonismo giovanile e cittadinanza attiva
Informagiovani
Accompagnamento al lavoro
Servizio di orientamento scolastico, formativo e lavorativo
Housing e servizi educativi per l’autonomia

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e ritorna al futuro.
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Giovani oggi: una vita in vacanza!

L’Italia continua a invecchiare rapidamente: negli ultimi 20 anni ha perso circa 3 milioni di giovani, e oggi la popolazione tra i 15 e i 35 anni rappresenta meno del 22% del totale. Questo fa dei giovani una categoria poco rappresentativa e quindi scarsamente rappresentata a livello politico, anche se negli ultimi anni si sta iniziando a dare loro maggiore attenzione nelle politiche pubbliche.

Il Calo Demografico
I giovani sono i principali protagonisti del calo demografico che interessa il nostro Paese. Negli ultimi 30 anni la popolazione giovanile è diminuita di oltre un terzo, con la riduzione più ampia nelle aree interne e nelle zone rurali, e massima nel Mezzogiorno. La transizione verso l’età adulta è sempre più lenta, con un ritardo nel superamento delle soglie significative: uscita dal circuito formativo, ingresso nel mercato del lavoro, uscita dalla casa dei genitori, creazione di una nuova famiglia e nascita di un figlio.

Permanenza in Famiglia
Nel 2022, il 67,4% dei giovani tra i 18 e i 34 anni vive ancora con i genitori, un dato in aumento di 9 punti percentuali rispetto al 2010. Questo fenomeno è dovuto anche alla forte dipendenza economica dai genitori, che costituiscono una sorta di “agenzia di welfare” in mancanza di servizi adeguati. Tale legame intergenerazionale è così forte da scoraggiare e ritardare l’autonomia dei giovani e irrigidire le barriere sociali, esponendoli maggiormente a rischi quando il vincolo viene spezzato.

Matrimonio e Natalità
L’età media al primo matrimonio è aumentata, arrivando a 36,5 anni per gli uomini e 33,6 per le donne nel 2022, e quella per la prima procreazione è salita a 31,6 anni. Questi dati riflettono una posticipazione e riduzione della propensione alla vita di coppia e alla procreazione.

Istruzione e Mercato del Lavoro
Nonostante un leggero aumento della quota di giovani adulti con un titolo di studio terziario, l’Italia è ancora lontana dagli obiettivi europei. Il tasso di disoccupazione tra i 15 e i 29 anni è migliorato, ma resta comunque più alto della media UE. Nel 2022, il tasso di abbandono scolastico è diminuito, ma rimane tra i più alti in Europa, con forti divari territoriali e una maggiore frequenza tra i ragazzi rispetto alle ragazze.

NEET (Not in Education, Employment or Training)
La percentuale di NEET è calata, ma rimane alta, soprattutto nel Mezzogiorno e tra gli stranieri. Questo gruppo è più vulnerabile alla povertà e alle difficoltà di inserimento nel mercato del lavoro.

Salute e Stili di Vita
I giovani riportano livelli di soddisfazione per la propria vita generalmente elevati, ma negli ultimi anni si è osservato un peggioramento della salute mentale, specialmente tra le ragazze. Il consumo di alcol e l’abitudine al fumo sono diminuiti, ma sono emerse nuove modalità di consumo come la sigaretta elettronica e il tabacco riscaldato non bruciato.

Partecipazione Sociale e Politica
I giovani partecipano meno alla vita politica rispetto al passato e tendono a esprimere le loro opinioni principalmente online. Anche il volontariato, un tempo più diffuso tra i giovani, ha subito un calo.

Conclusioni
Nonostante le difficoltà e le sfide che devono affrontare, i giovani italiani esprimono ancora elevati livelli di soddisfazione per la loro vita. Tuttavia, è fondamentale che le politiche pubbliche si concentrino maggiormente su questa fascia di popolazione, per garantire loro un futuro migliore e più stabile, in grado di affrontare le sfide demografiche, sociali, politiche e ambientali dei prossimi decenni.

Leggi qui la scheda di approfondimento

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