Natalia non ha mai preso uno schiaffo in vita sua. Marco è un ragazzo di Milano. Carino, gentile, premuroso. Parla un po’ di inglese, da quando l’ha incontrato si sente un po’ meno sola in questo paese straniero, pieno di gente sorridente, ma che va per la sua strada. Lui però un giorno si è fermato ad aiutarla, mentre cercava di capire quale autobus prendere per andare in centro. Sono stati mesi belli, quelli che sono seguiti. Li hanno vissuti stando quasi sempre insieme.Poi Natalia è rimasta incinta. All’inizio tutto sembrava essere come prima, ma mentre la pancia cresceva le cose tra loro cambiavano. Il lavoro di Natalia non era regolare e l’hanno licenziata. Marco ha iniziato a essere geloso, la accusava di tradirlo mentre lui era al lavoro, a dirle che stava con lui solo per i soldi, che era brutta, che era grassa, che faceva schifo. Non gli piaceva più quel che lei cucinava e per cui fino a pochi mesi prima la riempiva di complimenti. Sempre più spesso rovesciava tutto sul tavolo, usciva sbattendo la porta e stava fuori per ore. Lasciandola di nuovo sola, con quella bimba che stava per arrivare. Natalia si sentiva derubata della felicità che aveva provato prima e di quella che avrebbe voluto provare per quella gravidanza che le era sembrata un regalo inaspettato. La sua pancia cresceva e lei dimagriva, avrebbe tanto voluto tornare a casa dalla sua famiglia, ma sua madre le diceva che la situazione era tesa, di rimanere lì, al sicuro. Sua madre non sapeva che Natalia non si sentiva affatto al sicuro. Non sapeva niente di quel che accadeva.

Le cose non sono migliorate con la nascita di Lara. Marco non la guardava, non voleva tenerla in braccio, diceva che non era sua figlia. La tristezza ha iniziato a trasformarsi in paura, per lei e per Lara, che piangeva inconsolabile sentendo gridare il padre. Una sera, uscendo, Marco ha chiuso la porta a chiave, portando via l’unico mazzo rimasto, e non è tornato fino alla mattina dopo. Per Natalia sono state ore di terrore e di angoscia, prigioniera insieme alla sua bambina e sola. Senza sapere chi chiamare o cosa fare, ha atteso il suo ritorno sveglia, la piccola Lara tra le braccia. Quando Marco è andato a dormire è scivolata fuori dalla porta in silenzio, senza sapere dove andare ma decisa a non fare più ritorno.

Natalia è accolta da ormai diversi mesi in una casa rifugio, è arrabbiata e delusa, ma non ha paura e questo, per il momento le basta. Lara non conosce ancora i suoi nonni, perché nel frattempo è scoppiata la guerra. Escono insieme ogni mattina per andare al parco, non chiudono mai la porta.