Ciao diario. Non chiedermi come sto perché sto di merda. Sono stufa di questa situazione. Io e i miei amici ci possiamo vedere praticamente solo a scuola, ma capirai… i proff ci stressano “state lontani, le mascherine, non vi toccate” … che palle. Già la scuola faceva schifo prima, adesso è solo lezioni noiose, verifiche e interrogazioni tutti i giorni, perché a distanza non ce le vogliono far fare, dicono che copiamo e allora via una dopo l’altra (ho preso un 4 in greco e chi glielo dice a mia madre) …

E questo quando ci si può andare a scuola, perché la DAD è ancora peggio, non ne parliamo proprio “proff mi sente?? Mi vede, non ti vedo, accendi la webcam” e via le patatine che la Longhi poi si incazza.

Poi il pomeriggio proviamo a organizzarci, ma è quasi impossibile: quello che ha i genitori che non vogliono, quella che ha paura di prendere la multa… ma poi per andare dove? Per stare al freddo, a due metri, con la mascherina, allora è meglio starsene comodi sul letto a chattare. Tanto mia madre al lavoro continua ad andare quindi almeno ho casa libera tutto il giorno. Peccato non poter invitare nessuno. Neanche Marco. Non siamo neanche negli stessi turni per andare a scuola, che sfiga. Sono giorni che non ci baciamo. E comunque ieri al telegiornale dicevano che chiudono tutto di nuovo. Mi manca così tanto. Ieri siamo rimasti a chattare fino alle 3.00… poi la mattina dopo in DAD, ciao, avevo delle occhiaie che sembravo una tossica. Ma lui mi dice che sono bellissima. In effetti in quella foto che ho pubblicato ieri ero proprio figa, ci ho messo due ore a fare quella giusta e infatti mi sono arrivati anche un sacco di messaggi privati. La maggior parte erano i soliti pervertiti però ce n’era anche uno di Luca, quello della 4E. Adesso continua a scrivermi e Serena dice che sono una scema a non rispondere, che magari avesse scritto a lei. In effetti è figo ed è anche simpatico, però si allarga un po’ troppo con le richieste… hai capito, no? Serena dice “che te ne frega, è solo una foto”, le ho detto di non fare la scema che poi quella foto chissà dove finisce.

Le ho chiesto se si ricordava quel laboratorio che avevamo fatto prima del lockdown, con quel tizio simpatico, alto. Era una sfida, dovevamo farci una foto o un video lì in classe e poi pubblicarlo. Che ci vuole ho pensato io, lo faccio tutti i giorni. Ho pensato che era il solito cretino che vuole insegnarci cose di cui non capisce un cazzo. Io e Serena avevamo deciso di fargli fare una bella figura di merda davanti a tutta la classe, ci eravamo preparate una coreografia, una di quelle su cui eravamo forti, la provavamo tutti i pomeriggi… ancora potevamo studiare insieme. Insomma eravamo pronte, la coreografia era anche un po’ spinta, avevamo preso un sacco di like e ci erano arrivati mille messaggi privati. Una bomba.

Insomma per farla breve ci siamo messe vicino alla cattedra, abbiamo fatto partire la musica e… E NIENTE, CARO DIARIO. Non siamo riuscite a muovere un solo passo. Alcuni in classe avevano un modo di guardarmi che mi ha fatto paura e vergogna e mi sono detta, ma che cazzo stai facendo?

Insomma non ce l’abbiamo fatta. Altro che figura di merda. Mi veniva da piangere. È stato forte, caro diario, e non me lo scordo più. Mi ricordo di aver cancellato subito il video ma quelle 500 visualizzazioni ormai c’erano e ho pensato “e se qualche pervertito si fa gli screenshot delle mie foto?”. Perché non mi era mai venuto in mente prima?

Cioè adesso non è che pubblico solo foto del mio gatto come una vecchia pazza eh, però ci penso bene prima e anche in privato mi fido fino ad un certo punto. Cioè di Marco mi fido, è il mio ragazzo, ma se poi ci lasciamo e impazzisce? E il mio culo finisce sul gruppo di classe? Non esiste. Quindi ho detto a Serena di darsi una calmata che quel Luca neanche lo conosco, non vedo perché dovrei mandargli delle foto e anche lei farebbe bene a stare attenta. Che poi dico, se la cosa che ti interessa di più di me è quella, allora puoi essere figo e simpatico quanto vuoi, ma sei proprio un poveretto. Siamo nel 2021, no? Anzi guarda ora glielo scrivo…